“Primo Levi e la scienza"

(10 dicembre 2019)

K.I.T.E. al Botta

Ivrea

“Primo Levi e la scienza”

con Enrico Mattioda (Università di Torino)

letture di Omar Ramero e Giulia Brenna

In occasione del centenario della nascita di Primo Levi, esploreremo la sua doppia natura di scienziato e umanista, che Levi stesso descrive con la metafora del centauro.  Nato a Torino, conseguirà la laurea in chimica. La scienza sarà per lui il mezzo attraverso cui provare a leggere un mondo governato da leggi apparentemente impazzite e un modo per dominare la materia intorno a sé.

Sono di particolare interesse, per cogliere la sua doppia essenza di scrittore e scienziato, i racconti fantascientifici di “Storie naturali” e “Vizio di forma”, nonché il ben più nodo “Il sistema periodico”, in cui ciascuno dei 21 capitoli è intitolato ad un elemento chimico e riprende un episodio autobiografico. La sua scrittura chiara ed essenziale, ha subito sì  l’influsso della terribile esperienza ad Auscwiz, ma anche della letteratura scientifica delle Scientific American Reviews.

Enrico Mattioda (nato nel 1964) è attualmente professore associato di Letteratura italiana presso il Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Torino. Dal 2006 è stato coordinatore del Dottorato di ricerca in Italianistica ed è ora nel collegio docenti del Dottorato in Lettere. È segretario di redazione del «Giornale storico della letteratura italiana» e fa parte della direzione di «Laboratoire italien». È condirettore delle collane «Contributi e proposte. Collana di letteratura italiana» e «Gillo Menagio. Les classiques italiens dans le miroir de la critique française» presso le Edizioni dell’Orso di Alessandria. Nel 2006 è chiamato come professore associato di Letteratura italiana presso la facoltà di Scienze della Formazione dell’Università di Torino.